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Ossessione

  • lunedì 29 agosto 2011
  • Marta
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  • Misterioso è l'amore, un mondo che ci spinge nelle pieghe più profonde del nostro essere e fa emergere anche quegli aspetti di noi più immaturi ed irrisolti,oscuri, che non ci piacciono,che non desideriamo affrontare, che non vogliamo riconoscere. E in questa profondità talvolta incontriamo delle vie senza uscita, delle mura invalicabili; e lì l’amore, diviene un piccolo inferno personale, un mostro che noi stessi creiamo, ma di cui diveniamo vittime sacrificali.
    Quando meno ce lo aspettiamo la vita ci si rivolta contro......e lo stava facendo con Maty, senza pietà e tutto il suo mondo meticolosamente controllato si stava sgretolando pezzo per pezzo. E, ironia della sorte, non erano i problemi quotidiani pesanti del lavoro e nemmeno la malattia che si portava dietro da bambina così dolorosa a piegarla; no, era una solitudine d’amore dentro di lei che stava rendendo impossibile continuare a vivere. E non riusciva a capire come tutto fosse precipitato così rapidamente.
    Una storia con Manuel, niente di particolarmente importante, “un rapporto perfettamente sotto controllo” come lei stessa ammetteva,come tutto il resto della sua vita,senza eccessivi entusiasmi, senza passione e forse senza molto amore. Un amore che considerato squallido e senza senso lei tronca.
    Niente di cosi sconvolgente, lei, 30 anni, laureata, molto carina, il suo lavoro, i suoi pazienti,in fondo non ha mai perso la testa per un uomo; non le piace la debolezza di dover dipendere da qualcuno, lei, l'opposto di sua madre, forte e in grado di cavarsela sempre da sola.
     E allora perché? Perché di colpo il pensiero di lui comincia ad inquinargli le notti, i sogni e le emozioni? Perché ogni mattina si sveglia con in bocca il sapore di un amore, che non c’è più? Perché il pensiero di lui la ossessiona dalla mattina alla sera, lo intravede tra la folla di un autobus, per poi scoprire che non è lui. Cos’è questa pazzia?
    E si ribella a questa esplosione d'amore, non la vuole; si butta fra le braccia di altri uomini con volti che neppure ricorda il giorno dopo, si immerge nel lavoro, si ubriaca di impegni, ma il pensiero di Manuel è sempre lì, sempre; la voglia di alzare il telefono, con un gesto si smorza sempre a metà, la speranza di incontrarlo nei luoghi che lui frequenta e quando lo vede una sensazione infantile mai provata, paura, elettricità, un’emozione che  paralizza e la fa fuggire. Ma lei non può arrendersi a questi pensieri e a queste sensazioni che la consumano. E’ più di un anno che si è scoperta prigioniera di questo vortice, dell'uragano che sta sconvolgendo la sua vita e arrivare di fronte a uno psicologo che la aiuti a non impazzire lo ritiene il segno della sconfitta peggiore: e lì scopre che ció che è oggi nasce da un confronto con se stessa che da anni corrode la sua anima, la consuma.
    Tu non sai amare. Smettila di divincolarti e di scappare e abbi stavolta il coraggio di guardare la tua verità. E’ il vuoto esistenziale di un amore mai vissuto, di un’infanzia strangolata, che ti ha fatto sentire le persone vicine più lontane che mai, divise da un oceano di indifferenza, unite solo dai doveri imposti e dalla paura dei sentimenti.
     Una bambina colma di bisogno di calore, stanca di sentirsi rifiutata dagli occhi gelidi di genitori troppo presi dalla loro vita, dai loro litigi silenziosi; quasi come se non avessero desiderato la tua presenza o addirittura la tua esistenza. E l’orgoglio, quello sì, è diventato il padrone incontrastato delle tue giornate nel momento in cui hai deciso: “Questa bambina fragile ed assetata di affetto non la farò più conoscere a nessuno”.
    Arrenditi a te stessa, è da troppo tempo che ti stai sfuggendo e il deserto arido che hai creato intorno e dentro di te non è un buon posto per sentirti a casa tua. E’ ora di ammettere che la tua più grande bellezza sta nelle tue debolezze di donna. Ammettilo e lasciati la libertà di vivere.
    L'ossessione di un amore è svanita  proprio nel momento in cui Maty ha riconosciuto se stessa e si è reimpossessata delle sue emozioni,in un rapporto con un uomo con cui ha riscoperto le dolci sensazioni dell’appartenere a qualcuno.
    Marta

    4 commenti:

    costy ha detto...

    Amare se stessi è il primo passo per amare gli altri..malgrado le nostre coscienze che tentano di sopraffare egoistici desideri personali in favore della grande propensione a darsi agli altri. Poi però si rischia di annullarsi e non sapere più chi eravamo dunque amare noi stessi e farci amare senza maschere è il primo grande passo verso la condivisione delle anime.
    Un saluto Marta...

    Costy

    Kylie ha detto...

    Si fa sempre fatica ad amare se stessi e a capire quando qualcosa è finito o non ha futuro.

    Buona giornata!

    Scix ha detto...

    quanto ho imparato da me stessa nei momenti di gelo e solitudine, quando ho dovuto rialzarmi da una sconfitta piu grande di me, da una delusione cocente, da una pugnalata a tradimento...eppure quanto sono felice ora, perche so chi sono cosa voglio e chi ho accanto...?proprio vero costy prima si ama se stessi solo cosi si puo amare qualcun altro e soprattutto FARSI AMARE COME MERITIAMO...

    Marta ha detto...

    Sono pienamente d'accordo con quello che avete scritto. Capita spesso che per amore degli altri, della persona amata, dei figli, si decida di mettere a tacere una parte di noi stessi. Ma se ti rendi conto che quella persona non sei più tu, non ha neanche valore il sacrificio che fai. E cerchi di dare sempre di più.....ma non sarà un tentativo di soffocare l'insoddisfazione che si fa strada?
    Ma a volte è più comodo non soffermarsi a guardare dentro di noi, piuttosto che fare un sano esame introspettivo.
    Buona giornata a tutti.

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