C'era una volta una bimba,dai riccioli color miele....o così le dicevano......quella bimba ero io.....
ma tranquilli, non voglio raccontare 32 anni di vita....ma ero qui a ripensarci ed è proprio vero, la vita a volte è un pó come "SLIDING DOORS"...
Ed era una fredda e umida mattina di marzo, 6.:30 del mattino, per qualcuno ancora notte, ma Marta e Antonella sono alla fermata ad aspettare la linea TLC ( per molti di voi sarà qualcosa di oscuro, in realtà una delle linee di autobus militari che collegavano il posto sperduto in cui abitavo, alla città, al posto di lavoro, all'università, nel mio caso).
Strano caso del destino ha voluto che quella mattina,le due amiche salissero su un autobus e improvvisamente,dopo più di un'ora, si accorgono che accidenti, il tragitto è diverso...
Come biasimarle, gli autobus sono tutti uguali, se non per un cartello in basso sul parabrezza e l'ora non aiuta la mente...prese dal discorso si ritrovano a guardare fuori dal finestrino...ma dove siamo??? Si chiedono allarmate!! Non c'è Corso Francia, non c'è il Flaminio....ma il Coni...Se ne devono essere accorti altri e dal fondo una voce.....
"Vi dico io dove scendere"
Non nascondo che in quel momento le parole le ho sentite poco, ma la voce quella si...profonda.....solo dopo ho visto che apparteneva ad un ragazzo alto, occhiali scuri, distinto, con un vestito grigio e gambe, beh si, muscolose, ma.....storte! come le gallerie, quelle dei treni...uguale.... Va bene che giocava a calcio, ma secondo me ci è nato!! La prima impressione è stata quella di uno convinto, di quelli "so tutto io" ma la voce, quella si, mi sarebbe rimasta a lungo nella mente.
Ecco in questo modo ho conosciuto mio marito!!!
Se non avessi sbagliato autobus, se non mi fossi fatta prendere dal panico forse non sarebbe mai accaduto che ci notassimo....
Da quel giorno è stata una ricerca continua...
ma tranquilli, non voglio raccontare 32 anni di vita....ma ero qui a ripensarci ed è proprio vero, la vita a volte è un pó come "SLIDING DOORS"...
Ed era una fredda e umida mattina di marzo, 6.:30 del mattino, per qualcuno ancora notte, ma Marta e Antonella sono alla fermata ad aspettare la linea TLC ( per molti di voi sarà qualcosa di oscuro, in realtà una delle linee di autobus militari che collegavano il posto sperduto in cui abitavo, alla città, al posto di lavoro, all'università, nel mio caso).
Strano caso del destino ha voluto che quella mattina,le due amiche salissero su un autobus e improvvisamente,dopo più di un'ora, si accorgono che accidenti, il tragitto è diverso...
Come biasimarle, gli autobus sono tutti uguali, se non per un cartello in basso sul parabrezza e l'ora non aiuta la mente...prese dal discorso si ritrovano a guardare fuori dal finestrino...ma dove siamo??? Si chiedono allarmate!! Non c'è Corso Francia, non c'è il Flaminio....ma il Coni...Se ne devono essere accorti altri e dal fondo una voce.....
"Vi dico io dove scendere"
Non nascondo che in quel momento le parole le ho sentite poco, ma la voce quella si...profonda.....solo dopo ho visto che apparteneva ad un ragazzo alto, occhiali scuri, distinto, con un vestito grigio e gambe, beh si, muscolose, ma.....storte! come le gallerie, quelle dei treni...uguale.... Va bene che giocava a calcio, ma secondo me ci è nato!! La prima impressione è stata quella di uno convinto, di quelli "so tutto io" ma la voce, quella si, mi sarebbe rimasta a lungo nella mente.
Ecco in questo modo ho conosciuto mio marito!!!
Se non avessi sbagliato autobus, se non mi fossi fatta prendere dal panico forse non sarebbe mai accaduto che ci notassimo....
Da quel giorno è stata una ricerca continua...
1 commenti:
Un amore ... un po' speciale!
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