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Nostalgia

  • martedì 24 dicembre 2013
  • Marta
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  • C'è un po' di nostalgia quest'anno che mi circonda....strano perché in tanti anni, anche se il desiderio di trascorrere il Natale con la mia numerosa famiglia è sempre stato forte e mai soddisfatto, non avevo mai percepito un senso di vuoto così forte!
    Oggi è la vigilia, i bambini non vedono l'ora che arrivi e io.....spero passi in fretta. 
    Lo so, non è bello per loro ma che ci posso fare? 
    Guardo le foto postate dai miei compaesani su Facebook e mi scendono lacrimuccie....che sciocca!!!!!
    Comunque ho fatto un'analisi introspettiva e ho capito che dipende dalla perdita inaspettata dello zio.....luglio è ormai passato....ma continua a non sembrarmi vero....e allora mi assalgono i ricordi......il suo bell'albero di Natale.....il suo fantastico presepio.......che aria di
    Natale si respirava......mi sembra di sentirne gli odori!!!!!!
    E ora con questa consapevolezza mi sembra ingiusto privarmi della vicinanza dei miei cari.....la vita è così amara a volte che bisognerebbe assaporarne il dolce quando c'è!

    Ma ora basta con questa trista mestizia ( giusto x rafforzare il concetto) e vi posto un articolo che ho trovato sugli effetti benefici, pare, della nostalgia!!!!
    Buona lettura



    "Perché la nostalgia fa bene al cervello e aiuta a progettare il futuro"

    Da «Chega de saudade» di Vinicius de Moraes e Antonio Carlos Jobim, inno della bossa nova a «Celeste Nostalgia» di Riccardo Cocciante. 
    Sono questi solo alcuni dei molteplici appunti sonori che riaffiorano alla memoria associati alla parole nostalgia. Un sentimento etimologicamente nato in Grecia (da nostos =ritorno e algos=dolore) ma coniato nel 17° secolo dal medico svizzero Johannes Hofer per definire il malessere che colpiva soldati e mercenari lontani dalla patria. 
    Un sentimento insolito, troppo spesso definito negativamente e fratello di melanconia e tristezza ("Tristeza per favor vai embora..."Tristezza per favore vai via").
    Ora è arrivato il momento di fare l'esercizio opposto perché, secondo accreditati studi scientifici riportati sul New York Times, la nostalgia ci fa stare meglio. 
    Ad affermare questa teoria è il team di studiosi dell'università di Southampton (Gran Bretagna), capitanati dalla dottoressa Constantine Sedikides, che dal 1999 testano con sperimentazioni in laboratorio, -la Southampton Nostalgia Scale-, e approccio socio-psicologico questo sentimento umano, fin troppo umano.
    Cosa ha scoperto la psicologa Sedikides grazie alle sue ricerche? 
    Che la nostalgia è un toccasana per il nostro cervello, che rincorrere i ricordi del passato, aiuta a contrastare noia, solitudine e depressione. E c'è dell'altro. Riscalda il cuore e anche il corpo poiché innesta un riflesso che fa aumentare la temperatura corporea e la nostra tolleranza al freddo. 
    Gli esperimenti hanno anche dimostrato che la nostalgia influisce positivamente sull'empatia (incoraggia le persone ad essere più generose) e che le nostre fughe verso il passato ci aiutano ad avere più fiducia e a essere ottimisti verso il futuro.
    La nostalgia vissuta in coppia rinsalda i legami ed esorcizza la morte, e anche se la nostra mente scivola in ricordi spiacevoli, la sensazione prevalente è comunque positiva. 
    L'operazione nostalgia in tutti gli essere umani (bambini compresi di tutti i Paesi) avviene da una a tre volte alla settimana e il metodo più veloce per indulgervi è la musica. Sperimentare per credere. Cliccate sulla macchina del tempo (music time machine) e, sulle note del passato, cullatevi nella nostalgia, è per il vostro benessere.

    By Marta

    2 commenti:

    viola ha detto...

    Buon Natale carissima, goditi il quotidiano.
    Un abbraccio

    Marta ha detto...

    Grazie di cuore Viola

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